IL KOBUDO di Okinawa

Oggi Vi parlerò della parte armata del karate, come viene volgarmente definita, Il Kobudo. Il kobudo letteralmente significa “Antica arte marziale di Okinawa”.

 Viene considerato da alcuni storici come una pratica marziale autoctona, altri ancora come arte di importazione dalla vicina Cina.

 Ahimè non ci è dato saperlo con chiarezza, quello che sappiamo e che abbiamo anche analizzato negli articoli precedenti è stato il fatto che durante l’arrivo del Clan Shimatsu ad Okinawa, fu proibito l’uso delle armi, di conseguenza , la popolazione per difendersi dagli attacchi dei samurai, meglio addestrati ed armati, dovettero sviluppare tecniche di combattimento disarmato favorendo come abbiamo visto la nascita del Karate.

 Però alcune armi furono camuffate. Cosa significa? La popolazione di Okinawa si basava fondamentalmente su agricoltura e pesca, quindi alcuni oggetti impiegati normalmente nelle attività lavorative diventarono armi con vere e proprie tecniche e forme di applicazione. 

Oggi molti stili di Karate incorporano all’interno del processo di apprendimento anche lo studio del Kobudo, che cammina di pari passo con il processo evolutivo del praticante.

 Ma quali erano queste armi? Ovviamente la fantasia e le applicazioni furono delle più svariate, dai lunghi remi, a dei tirapugni ricavati con materiali in ferro e pietra, a bastoni dalle più svariate tipologie e lunghezze.

 Fondamentalmente, in tutti gli stili oggi diffusi di Kobudo , si ha però un set di armi comune a molti. Queste sono: il JO, Il BO, il NUNCHAKU, I TONFA, I KAMA, e I SAI. Andiamo ad analizzarli meglio e in maniera più dettagliata.


JO. Arma comune usata anche in territorio giapponese, non era altro che un bastone lungo quanto un manico di scopa che serviva a tenere a distanza il nemico con tecniche veloci di percussione. Con il jo vengono anche effettuate tecniche di sbilanciamento e leve articolari. Quest’arma veniva spesso utilizzata dalla Casta dei monaci Guerrieri oltre che dei contadini che lo utilizzavano come bastone da passeggio.


Il BO. Un bastone lungo circa 180 cm, molto più pesante e complesso nell’utilizzo della pratica, rispetto al jo. Fondamentalmente, utilizzato roteando ed intrecciando le braccia. Molto appariscente come forma di combattimento, oggi insieme al nunchaku molto utilizzato per le dimostrazioni


I NUNCHAKU. Una delle armi più inflazionate e famose al mondo, Grazie alla Figura di Bruce Lee Che li utilizzava spesso nei suoi film. I nunchaku di okinawa però non hanno molte roteazioni come quelle appariscenti utilizzate in altre discipline marziali. Alle volte si utilizzano anche come un unico bastone da tenere in una sola mano. Inoltre erano ideali per parare e afferrare, favorendo quindi disarmi e prese. Quest’arma probabilmente era un oggetto agricolo utilizzato per trebbiare e battere sia il grano che il riso. Nella versione Giapponese di Okinawa il nunchaku, si presenta come due bastoni chiamati Kon, a sezione ottagonale della lunghezza più o meno simile all’avambraccio del praticante, e da una corda o una catena chiamata Himo lunga più o meno quanto il palmo del praticante.


TONFA. I Tonfa furono resi noti come manganello della polizia negli anni tra il 1965 e il 1970 grazie alla Figura del maestro di karate Kubota Takayuki, figura importante per le forze dell’ordine giapponesi e Americane. Il tonfa ad Okinawa era una manovella che azionava una macina di riso, anche qui abbiamo delle misure soggettive perché la parte lunga doveva misurare sempre quanto l’avambraccio del praticante e la manovella che ne permette l’utilizzo un po' più lunga del palmo della mano. Nelle forze di polizia e nella difesa personale, viene utilizzato singolarmente. Ma nella forma tradizionale esso è utilizzato in coppia. Le tecniche utilizzate sono prettamente colpi e parate oltre che rotazioni grazie alla manovella che ne permette il maneggio.


KAMA. I Kama sono i classici falcetti per tagliare le spighe di grano. Tra le varie armi è l’unica che veniva utilizzata con lo scopo di tagliare, e legamenti e articolazioni , per disarmare il nemico.



I SAI. Erano dei piccoli forconi usati per raccogliere erbacce o spighe di grano e per trasportare le balle di fieno. Sembrano dei pugnali , ma in realtà hanno solo la punta aguzza e la forma a tridente favoriva l’uso per bloccare e colpire come oggetto contundente, per intenderci come se fosse un piccolo bastone. Si utilizzano tenendoli oltre che dal manico anche da uno dei due rostri, in modo tale che l’utilizzo contundente sia ulteriormente potenziato utilizzando una rotazione, oppure per favorire i blocchi e le parate.







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Come potete vedere le armi di Okinawa erano molte e di vario tipo. Noi abbiamo preso in esame quelle comuni a tutti gli stili di Karate e Kobudo. Foto dal sito https://aminoapps.com/


Grazie sempre per seguirci e alla prossima

Saverio Trinità Riccobono


Masahiro Nakamoto - Hanshi decimo dan, Okinawa Dentou Kobudo con ...

Il maestro Masahiro Nakamoto - Hanshi decimo dan, Okinawa Dentou Kobudo

Foto da www.alamy.it






                      Alcuni esempi di posizioni nei Kata del Kobudo Foto dal mio archivio.